Si chiama Coresam, Coordinamento regionale sanità mentale, e raggruppa 40 tra associazioni, case famiglia e cooperative sociali.
Ecco come la giornalista Serena Termini lo descrive su www.superabile.it
«Il primo obiettivo del Coresam sarà la creazione di una mappa del disagio mentale in Sicilia attraverso la formulazione, insieme alle nove ASP siciliane, dei Piani locali di azione che confluiranno nel Piano strategico della sanità mentale, messo a punto in questi mesi dall'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo. Il Piano ha l'obiettivo di riorganizzare il settore dell'assistenza psichiatrica in Sicilia. Fra i primi temi da affrontare: il caso dell'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto che chiude a marzo 2013 e la crescita dei casi dipendenza da alcool e droga, anoressia e bulimia e disturbi ossessivi-compulsivi da gioco d'azzardo. Centinaia di operatori specializzati sul disagio mentale operano, infatti, nelle realtà che aderiscono al Coresam provenienti da tutte le nove province della Sicilia. Il direttivo del coordinamento, composto da 15 membri con un rappresentante per ognuna delle nove province siciliane, è guidato dal neopresidente Francesco Lirosi. Lirosi, 46 anni, gestore di numerose comunità alloggio in Sicilia, è impegnato nel campo della salute mentale dal 1987. "Ci impegniamo - ha detto Lirosi, in occasione della costituzione del Coresam, avvenuta venerdì scorso a Catania - a stimolare processi fra pubblico e privato che possano determinare delle best-practice nel campo della sanità mentale, con l'obiettivo di razionalizzare la spesa sociale e di legittimare il nostro lavoro. Il Coresam è una consistente rappresentanza di tutta la Sicilia e delle sue nove province. Abbiamo dato mandato ai delegati provinciali di contattare i dipartimenti delle varie Asp e attivare un proficua collaborazione per radiografare la situazione della sanità mentale in Sicilia". Raffaele Barone, psichiatra e membro della Commissione regionale della Sanità mentale, a margine del suo intervento, ha contestato il disegno di legge nazionale che porta la firma del senatore Carlo Cìccioli e che, in antitesi rispetto alle più moderne best practice in ambito di disagio mentale, prolunga fino a sei mesi in strutture sanitarie il ricovero in regime di Tso (trattamento sanitario obbligatorio) dei pazienti con disturbi mentali. "Anche la Società italiana di psichiatria ha contestato questo disegno di legge, che a nostro avviso ha solo un'ispirazione ideologica determinata ad emarginare dalla società i pazienti con disagio psichico". Quindi ha elencato i dieci punti chiave del Piano Strategico regionale della Sanità mentale. Il cui primo obiettivo è l'integrazione, di ruoli e responsabilità, fra pubblico e privato nell'erogazione dei servizi. Fra i nodi cruciali c'è anche quello legato alla diagnosi precoce del disagio psichico fra gli adolescenti. "In una società - spiega Barone - dove le patologie degli adolescenti sono sempre più frequenti e hanno un esordio precoce, è importante parlarne per non rimandare il problema. Prima si comincia la terapia e meglio è". "Questo studio che il coordinamento si appresta a fare con le Asp - ha aggiunto lo psichiatra dell'Asp di Catania Roberto Ortoleva - potrà dare finalmente le risposte su cui lavorare per dare qualità e senso della vita all'esistenza dei malati psichici". Gli psichiatri delle Asp confermano la maggiore frequenza di patologie tipiche della società moderna. Crescono i pazienti, e fra questi molti adolescenti, con dipendenza da alcool e droghe, con problemi di anoressia e bulimia oppure adulti con comportamenti ossessivi-compulsivi, persone cioè entrate nel giro delle scommesse o dei giochi con le macchinette (slot-machine e videopoker) o del gioco d'azzardo che, dopo aver perso enormi quantità di denaro, vengono sopraffatti da raptus omicidi-suicidi. La creazione del Corecam ha avuto il plauso anche dell'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo. "Il Coresam - ha riferito l'assessore Russo - raccogliendo le istanze dei malati e delle loro famiglie in tutte le province siciliane, si pone come un prezioso interlocutore istituzionale con cui mi confronterò in tempi brevi per mettere a punto tutte le iniziative utili a dare vita a un piano strategico di azioni che permetta di metter ordine al delicato settore (set)». (tratto da www.superabile.it)
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