sabato 14 aprile 2012

Le parole di Napolitano ai volontari di Protezione civile riuniti a Roma per gli Stati generali

"L'Italia migliore prevalga su tutto quello che ci frena e ci fa trovare oggi in gravi difficoltà ad affrontare la crisi che stiamo vivendo", si può sintetizzare con questa frase il senso dell'intervento del Presidente della Repubblica a Roma.
"Più volte nel corso di questi ormai sei anni, in occasione di iniziative, cerimonie e incontri di varia natura mi è venuto spontaneo dire: "Questa Italia della solidarietà e dell'impegno civile, che è precisamente rappresentata dalla Protezione Civile, dai volontari della Protezione Civile, anche da molteplici realtà, espressioni e forme associative, è davvero un'Italia speciale, è l'Italia migliore". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo agli "Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile" il 13 aprile 2012 all'Università degli Studi di Roma Tre.
"Io capisco che queste definizioni, queste espressioni - ha aggiunto il Capo dello Stato - si possano anche prestare a qualche equivoco perché, lo sappiamo bene, l'Italia è una, è una come Nazione, come società e come Stato. Ma certo il nostro Paese presenta di sé diverse immagini ed esprime anche diverse logiche di comportamento. E, in un intreccio complesso di positivo e negativo, si manifestano anche - non possiamo dimenticarlo - logiche particolaristiche, asociali, di scarsa considerazione se non di aperto dispregio dell'interesse generale del paese e del bene comune: ad esempio, logiche di speculazione o di cieco calcolo individuale che calpestano esigenze di tutela dell'ambiente e del patrimonio storico e di salvaguardia del territorio. Così come non è, io credo, un fuor d'opera evocare le logiche di rifiuto, logiche irresponsabili di rifiuto del dovere fiscale. Ebbene, - ha sottolineato il Presidente Napolitano - io non contrappongo all'Italia della solidarietà, dell'impegno civile, del volontariato, l'Italia della speculazione edilizia o dell'evasione fiscale, perché questi comportamenti devianti, per quanto diffusi, non meritano di essere associati al concetto e alla parola Italia. Ma è importante valorizzare e portare ad esempio tutte le pratiche di solidarietà e di impegno civile come la vostra, perché sempre di più con esse si identifichi l'Italia, perché sempre di più l'Italia migliore prevalga su tutto quello che ci frena e ci fa trovare oggi in così gravi difficoltà ad affrontare la crisi che stiamo vivendo". (fonte quirinale.it)

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