mercoledì 16 novembre 2011

Linee guida dell’Agenzia per il Terzo Settore

L’Agenzia per il Terzo Settore (ex Agenzia per le Onlus) ha pubblicato in questi giorni il documento Linee guida sulla definizione di criteri e di modelli per la partecipazione del terzo settore alla determinazione delle politiche pubbliche a livello locale.
I principi guida alla base dei processi partecipativi sono rintracciati nel testo costituzionale con particolare riferimento al pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese ed al principio di sussidiarietà orizzontale.
Nel testo la trasparenza ed il principio di responsabilità politica nei confronti dei rappresentati sono considerati essenziali affinché tali soggetti possano essere considerati legittimati e chiamati a partecipare alla definizione delle politiche pubbliche. In tal senso nel documento si sostiene che in mancanza di un rapporto di rappresentanza come responsabilità l’esito della partecipazione non può essere mai vincolante per il decisore politico, con il rischio anche di chiusure da parte dei policy makers.
Il documento asserisce inoltre che la partecipazione del terzo settore alla definizione delle politiche pubbliche deve essere favorita grazie alla creazione di sedi strutturate di partecipazione, da coinvolgere nell’ambito dei procedimenti di tipo amministrativo o legislativo, o più in generale in tutti i procedimenti programmatori, al fine di contribuire alla determinazione delle politiche pubbliche (quali, ad esempio, comitati, conferenze, consulte e osservatori), purché capaci di garantire una stabilità e una continuità nel tempo. Il documento sostiene, però, che sia l’amministrazione interessata (all’adozione di un determinato provvedimento o comunque all’elaborazione di indirizzi progettuali o politiche) ad attivare le modalità partecipative, senza che questo valga ad escludere la possibilità di richieste ed istanze provenienti dal mondo del Terzo settore, da tenere in adeguata considerazione.
Il documento auspica inoltre la creazione di una rappresentanza unitaria del Terzo settore quale unico interlocutore dell’amministrazione pubblica. In tal senso, nel documento si precisa che deve trattarsi di una sede organizzata di rappresentanza, che riunisca tutti gli enti operanti in un determinato territorio e venga interpellata in riferimento a tutti i settori di interesse. In tal modo viene rafforzata ed amplificata la voce del Terzo settore e, al tempo stesso, reso più semplice e snello il procedimento partecipativo che vede il confronto dell’amministrazione pubblica con un’unica sede strutturata. (fonte volontariato.lazio.it)

Linee guida Agenzia Terzo Settore
Glossario

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