Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 gennaio 2011, n. 51 ha modificato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 marzo 2001, n. 329 - Regolamento che disciplina l’Agenzia per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organo collegiale di controllo istituito con D.P.C.M. del 26 settembre 2000.
In particolare il nuovo decreto all’art. 1 sancisce la modifica della denominazione in Agenzia per il Terzo Settore, per renderla in maniera più immediata riferibile a tutti i soggetti giuridici collettivi privati che, senza scopo di lucro, svolgono attività di utilità sociale, e per rendere formale l’effettivo ambito di azione e intervento dell’Agenzia.
Il nuovo D.P.C.M., in vigore dall’11 maggio 2011, riduce la composizione dell’organo collegiale da 10 a 4 consiglieri, più il presidente, e modifica la durata del suo mandato, da 5 a 4 anni, amplia le competenze dell’Agenzia, introducendo la vigilanza sulle attività di sostegno a distanza, oltre al controllo sulla raccolta fondi e sulla sollecitazione della fede pubblica, e attribuisce all’Agenzia una importante funzione di raccordo fra i diversi soggetti titolari dei registri nazionali e locali degli enti non profit. Si amplia anche l’ambito soggettivo dell’attività di vigilanza, in quanto restano escluse praticamente solo le fondazioni bancarie.
Cresce anche il ruolo interistituzionale dell’Agenzia: il nuovo Regolamento modificato prevede infatti una stretta collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate¸ ai fini di una uniforme applicazione delle norme tributarie, e un raccordo operativo con il Ministero degli Affari Esteri¸ il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero dell’Interno, con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e con la DigitPa.
Le già esistenti forme di collaborazione con la Pubblica Amministrazione, inoltre, si arricchiscono di un nuovo obiettivo, la mappatura territoriale delle organizzazioni.
Per saperne di più:
Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 95 del 26/04/2011
(Testo tratto da www.volontariato.lazio.it)
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