giovedì 31 maggio 2012

Terremoto, la mobilitazione dei Centri di Servizio per il Volontariato dell'Emilia Romagna

Dall'Agenzia Redattore sociale una notizia che può interessare tutti i volontari che volessero rendersi utili per le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia:

«I centri di servizio per il volontariato dell’Emilia-Romagna si mobilitano per sostenere i cittadini colpiti dal terremoto, anche grazie al sostegno del Coordinamento dei Csv della regione. Anche on line, con siti ad hoc o newsletter per dare informazioni su come aiutare e di cosa c’è bisogno nelle diverse aree. I Csv di Modena e Ferrara, i comuni più colpiti dagli eventi sismici sono operativi fin dal 20 maggio con i propri mezzi di comunicazione per informare e orientare gli aiuti. Dopo il terremoto del 29 maggio, Volontariamo, il Csv di Modena, ha attivato un sito (donato dalla DMDigital di Bastiglia) dedicato all’emergenza e gestito dagli operatori del centro. All’interno diverse sezioni, costantemente aggiornate e a disposizione dei cittadini, spiegano come fare donazioni nei territori dell’emergenza terremoto, dove consegnare i beni raccolti, offrono aiuti psicologici e assistenza e inoltre informano le procedure per chi vuole mettersi a disposizione con ore di volontariato. Il Csv di Ferrara (Agire Sociale) ha messo in campo fin dal 20 maggio tutto il lavoro di rete attivato in questi anni con le associazioni. Sono circa 2.000 i volontari attivi sul territorio, mentre la popolazione sfollata è di circa 5.000 persone. Sul sito del Csv si trovano informazioni sulla chiusura delle strutture, numeri utili sulle donazioni, segnalazioni ai cittadini. La sua struttura è stata aperta ad alcune classi della scuola Poledrelli di Ferrara.
Anche i Centri di servizio delle province non direttamente coinvolte dal terremoto sono attive per aiutare le popolazioni colpite dal sisma. DarVoce, il centro di servizio di volontariato di Reggio Emilia, contribuisce alla mobilitazione con una pagina del suo sito (creata ad hoc) dove è possibile trovare informazioni, numeri utili, contatti e iniziative nei confronti dei terremotati. Volabo, il Csv di Bologna, sta definendo nuove azioni progettuali per realizzare interventi di animazione sociale per la popolazione in difficoltà e per quella alloggiata nei campi allestiti dalla Protezione civile, soprattutto per le fasce più deboli (anziani e bambini). I cittadini disponibili al volontariato possono richiedere ai centri di servizio la possibilità di partecipare attivamente alla solidarietà nata in questi giorni nell’Emilia-Romagna. E’ necessario un confronto individuale con un operatore che giudicherà l’idoneità alla presa di servizio. Per ulteriori informazioni, i Csv hanno creato delle sezioni nei loro siti web dove è possibile avere informazioni sulla richiesta di volontariato, sulle donazioni dei beni di prima necessità e sugli aggiornamenti nei luoghi colpiti dal terremoto»a. (francesca della spina, fonte Redattore Sociale.it)

L’apporto del volontariato per nuove politiche sociali in Sicilia. Cronaca del Seminario regionale svoltosi all'ARS il 30 maggio scorso

«Nuove politiche sociali in Sicilia. Per un dialogo tra volontariato e amministratori regionali» è il tema del Seminario regionale promosso e organizzato dai Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) della Sicilia e dal Comitato di Gestione (CoGe) del Fondo Speciale per il Volontariato Regione siciliana, in collaborazione con la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, e che si è svolto mercoledì 30 maggio 2012 nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni a Palermo.
Al Seminario, ricco di interventi, hanno partecipato circa 150 rappresentanti delle organizzazioni di volontariato della Sicilia, con il presidente del Comitato di Gestione del Fondo Volontariato per la Regione Sicilia Vito Puccio, i presidenti del Cesvop di Palermo, Ferdinando Siringo, del Cesv di Messina, Antonino Mantineo, e del Csv Etneo, Santo Carnazzo, Beppe Spampinato, assessore regionale della Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, e Silvana La Rosa, dirigente Servizio Terzo Settore, Volontariato, Servizio Civile del Dipartimento Famiglia e Politiche sociali, oltre che numerosi deputati regionali.
Dal confronto è emersa la necessità che il mondo politico e istituzionale regionale recepisca le istanze del volontariato, con particolare riferimento alle politiche sociali.
L’evento - preceduto dai seminari provinciali che ogni Centro di Servizio per il Volontariato in Sicilia ha organizzato nelle province di propria competenza, dalla Convention Regionale del Volontariato di Terme Vigliatore nel marzo 2008 e dal convegno regionale al Palacultura di Messina nel novembre 2011 - ha lo scopo di favorire la crescita del confronto fra volontariato, che conta circa tremila organizzazioni in Sicilia, e amministratori regionali siciliani sulle prospettive delle politiche sociali, dei diritti dei più deboli e della tutela dei beni comuni. In concreto, nel corso dell’incontro, le organizzazioni di volontariato hanno presentato ai rappresentanti del governo regionale, ai capigruppo consiliari e ai presidenti delle commissioni parlamentari dell’ARS un documento con linee di analisi, riflessioni e proposte di intervento su cui confrontarsi e costituire tavoli permanenti di interlocuzione.
Ha affermato Vito Puccio, presidente CoGe: «L’augurio è di continuare a lavorare per migliorarsi. Con il Fondo speciale per il Volontariato sono state realizzate svariate iniziative e sono stati compiuti significativi passi avanti. La crisi oggi ci impone ulteriori sforzi e scelte decisive per migliorare il sistema del volontariato siciliano e con esso la nostra società».
Per il presidente del CeSV Messina, Antonino Mantineo: «Questo seminario regionale costituisce un primo momento di confronto con i rappresentanti dell’ARS per portare le esigenze del volontariato nella sede più opportuna, quella della Regione, dopo tanti anni difficili. Dopo l’approvazione nel ’94 della legge sul volontariato in Sicilia, sono stati infatti persi molti strumenti previsti da quella stessa legge nell’ottica dell’opera di sensibilizzazione, promozione e proposta. Mi riferisco alla fine sotto silenzio dell’Osservatorio regionale e della Conferenza regionale del volontariato. Di conseguenza, questo seminario è una prima occasione di confronto con la Regione per invertire la tendenza: il volontariato deve essere sostenuto a livello regionale, appropriandosi di un ruolo, che deve essere riconosciuto in Sicilia, di elaborazione di proposte e idee sull’impegno volontario e sulle politiche sociali, secondo una visione più coerente alle istanze e ai bisogni dell’azione volontaria. Unico neo: noto ancora molta disattenzione da parte dei deputati. Da questa classe politica pretendiamo più ascolto e attenzione. Da troppo tempo mancano gli interlocutori politici».
Per Santo Carnazzo, presidente del CSV Etneo: «Il grazie più grande va a tutti i volontari che si sono impegnati per elaborare e presentare proposte condivise. Siamo una voce che vuole cambiare in meglio questa terra. In questi mesi contiamo di iniziare un percorso di collaborazione tra i Csv e l’assessorato regionale alle Politiche sociali. I propositi espressi nel documento presentato vogliamo realizzarli, anche a costo di sacrifici. E sappiamo che l’assessore tenterà tutto quanto nelle sue possibilità perché la nostra voce possa essere ascoltata».
Ferdinando Siringo, presidente del CeSVoP: «Le politiche sociali non devono essere semplice assistenza o, peggio, clientela, ma invece autentico motore di sviluppo: perciò bisogna fare un virtuoso risanamento. In tal senso, forse la più grave mancanza in Sicilia è la visione prospettica, di lungo periodo. I mille individualismi e interessi, spesso bloccano non solo la spesa delle risorse che ci sono, ma anche la capacità di pensare, progettare e agire. Un costante contatto con le forze sociali e, in particolare, con il volontariato aiuterebbe gli amministratori a non rimanere invischiati nelle pastoie dei palazzi e delle carte bollate e potrebbe favorire la vera partecipazione, anche gratuita, dei cittadini alla progettazione e gestione dei servizi».
La dirigente regionale Silvana La Rosa: «Quella del volontariato è una realtà parecchio sfaccettata. Con il monitoraggio da noi avviato, proprio per avere un quadro il più possibile puntuale in Sicilia, abbiamo registrato 1.200 associazioni attive, ma sappiamo che il movimento è anche più grande. Queste realtà avranno domani una responsabilità ancora maggiore di quella attuale, perché quando il taglio dei fondi cambierà il sistema del welfare, spetterà loro il compito di realizzare servizi fondamentali». 
A chiusura l'intervento dell'on. Beppe Spampinato, assessore regionale Famiglia, Politiche sociali e Lavoro: «A chi chiede di scegliere un modello di sviluppo, io rispondo che per noi il mondo del sociale è sviluppo. Anche per questo abbiamo l’obbligo di fare il massimo e nel concreto. Servono iniziative legislative? Verifichiamone la possibilità. Bisogna attivare strumenti rimasti lettera morta? Noi diamo la nostra disponibilità. La prima proposta, dunque, - ha concluso il neoassessore - è di invitare i rappresentanti dei Centri di servizio a un tavolo di confronto operativo e concreto, in tempi rapidi»
Numerosi sono stati gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni di volontariato delle province siciliane, con idee e proposte che meritano un’attenzione costante da parte delle istituzioni e della politica.

SINTESI DELLE LINEE DI ANALISI E DELLE PROPOSTE DEI SEMINARI PROVINCIALI 
La cronaca di Redattore Sociale

Quarto meeting del volontariato educativo. In Sicilia, l’impegno educativo della società civile è una realtà concreta

La risposta del volontariato e della società civile alla sfida educativa. Si può riassumere così il senso del Meeting del Volontariato Educativo l’8, 9 e 10 giugno in forma residenziale presso il Park Hotel ‘Stella Marina’ di Scoglitti (RG) a cui partecipano i volontari siciliani impegnati con i minori, o che sono responsabili dei grest e dei centri giovanili. In pratica, si tratta di un’esperienza formativa in cui la ricerca educativa è l’elemento trasversale che accomuna i diversi partecipanti provenienti da realtà associative ed ecclesiali differenti. Alla sua quarta edizione, il Meeting del Volontariato Educativo è promosso dal MoVI (Movimento di Volontariato Italiano) di Gela (CL), dall’Ufficio Pastorale Giovanile della diocesi di Piazza Armerina (EN), in collaborazione con l'ufficio Scolastico Regionale e il sostegno indispensabile del CeSVoP. La formazione è curata da Creativ e dall’Istituto Europeo della Creatività.
Il percorso del Meeting permette la scoperta della scelta educativa come impegno sociale e l’orientamento a scelte di vita capaci di promuovere il vero significato del volontariato: dono e impegno. Esso si rivolge ai giovani a partire dai 16 anni e a tutti coloro che intendono formarsi al servizio dell’animazione.
«Un’esperienza di questo tipo è vera educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva – sottolinea Enzo Madonia del MoVI di Gela – questi volontari, soprattutto giovani, intervengono prima che il disagio diventi devianza, attraverso l’aggregazione dei loro coetanei che promuove valori positivi di solidarietà. Perché educare significa rendere il bambino capace di trovare i supporti necessari per crescere. Ma per questo innanzitutto vi devono essere luoghi e risorse umane che sappiano promuovere socializzazione e partecipazione».
«In un momento di grande delusione nei confronti della politica e delle istituzioni – afferma Ferdinando Siringo, presidente regionale del MoVI in Sicilia e presidente del CeSVoP – riteniamo importante rilanciare la funzione educativa del volontariato nei confronti dei giovani. Crediamo che nel volontariato sia possibile costruire quelle forze di verità e di impegno al servizio per gli altri di cui sempre di più l'Italia ha bisogno».
«Lanciamo, però, forte un invito alle istituzioni a costruire spazi per i bambini e luoghi per la condivisione delle scelte educative – continua Enzo Madonia – questo si traduce in una quotidiana strategia progettuale nei confronti di bambini, ragazzi ed adolescenti e di chi sostiene la loro educazione».
Grazie al sostegno del CeSVoP, e di nessun altro ente, la partecipazione sarà gratuita.

Per requisiti e modalità d'iscrizione o per consultare il programma si può visitare il sito internet www.cesvop.org

CeSVoP Servizio Marketing Sociale, postergata la seconda finestra 2012

In riferimento alla prossima “finestra” per la richiesta del Servizio Marketing Sociale Anno 2012, il Comitato Direttivo del CeSVoP comunica che il periodo previsto per la presentazione delle istanze è stato postergato. Pertanto, il servizio potrà essere richiesto dal 18 al 30 settembre 2012.
L’avviso, il regolamento sulle modalità di partecipazione e l’apposita modulistica verranno pubblicati sul sito internet del CeSVoP dal 16 luglio 2012