mercoledì 26 ottobre 2011

Corso di lingua per immigrati a Palermo

L'associazione Erripa Achille Grandi organizza un corso di lingua italiana per immigrati, strutturato su 2 livelli, A1 (conoscenze linguistiche di base) e A2 (a cui è subordinato il rilascio del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo). Il corso si sviluppa in 120 ore (60+60) più 16 ore per lo sviluppo di conoscenze di base della cultura e dell'educazione civica italiane. Per favorire la partecipazione femminile, è previsto un servizio di "animazione" per bambini. Le iscrizioni sono aperte.
Per info rivolgersi all'associazione Erripa Achille Grandi, via Benedetto Castiglia, 8, Palermo, o telefonare allo 091.331900 e chiedere della signora Emilia Napoli.
Il progetto è finanziato dalla Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, Politiche sociali e Lavoro, Dip. Lavoro, serv. II, Emigrazione ed Immigrazione, a valere sull'avviso pubblico n. 1 del 4 maggio 2011.

A Bagheria (PA) nuova sede di “Telefono azzurro”

Si trova presso l'istituto comprensivo “don G. Puglisi” ed è dedicata alla memoria di Valentina Bruno la nuova sede di “Telefono azzurro” a Bagheria. L'iniziativa suggella il comune accordo da parte della scuola Puglisi e dei volontari del telefono azzurro, di preservare il diritto di essere bambini. All'inaugurazione hanno preso parte gli alunni della scuola primaria e della scuola dell'infanzia che con i loro festeggiamenti hanno animato il varo della nuova sede. Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, anche il preside della scuola, Sergio Picciurro, Daniela Raineri, referente linee d’ascolto della sede di Palermo del “Telefono azzurro”, il sindaco di Bagheria, Enzo Lo Meo, e padre Francesco Stabile. Quest'ultimo ha colto l’occasione per ribadire «l’importanza della difesa dei minori, come valore che ciascuno di noi deve avere a cuore in un clima di eccessiva violenza e in cui bisogna imparare ad avere rispetto anche e soprattutto dei più piccoli». Le campagne promozionali dei volontari di Telefono azzurro partiranno proprio dalla scuola, dove si trova la nuova sede, con la consapevolezza che si tratta del primo ambito sociale e formativo con cui i bambini vengono a contatto. Tutti coloro che fossero interessati all’attività di volontariato del “Telefono azzurro” potranno recarsi presso la nuova sede nella scuola Puglisi e intraprendere un’esperienza formativa al fine di lavorare tutti insieme per tutelare i bambini più fragili. Bagherese, laureata con 110 e lode, master alla “Bocconi” di Milano, dipendente presso una azienda del settore pubblicitario, Valentina Bruno si è improvvisamente spenta a soli trentun'anni lo scorso febbraio, a causa di un aneurisma cerebrale. (andrea uzzo)

«L'Anello Debole», scelti i 28 finalisti, verdetto il 6 novembre

Le opere scelte dalla giuria di qualità on line anche su Corriere TV. Ora la parola passa alla giuria popolare. Quasi definitivo il programma del secondo Capodarco Corto Film Festival(3-6 novembre.
La giuria di qualità de «L’Anello Debole» ha scelto i finalisti che si contenderanno il premio nel corso del secondo Capodarco Corto Film Festival (3-6 novembre 2011). Sono 28 opere, divise in cinque categorie: 6 per la Radio, 6 per la TV, 7 per i Corti della Realtà, 6 per i Corti di Fiction e 3 per i Cortissimi. Il Festival sarà l’atto finale di un’edizione, la settima, che ha visto la partecipazione di un numero record di concorrenti: 210. Tutte le opere finaliste e le selezionate sono già in visione integrale sul sito del premio www.premioanellodebole.it, precisamente a questo link, insieme alle migliori opere delle passate edizioni. I 22 video possono inoltre essere visti da oggi su una sezione speciale di Corriere Tv. Si è infatti rinnovata, per il secondo anno, la collaborazione tra il sito web del Corriere della Sera e il premio bandito dalla Comunità di Capodarco.
I temi finalisti. Le 28 opere finaliste coprono una gamma di temi sociali molto ampia, sia nazionale che internazionale. Si va dalla psichiatria alla povertà e alla disoccupazione; dall’immigrazione alle problematiche dell’Africa e del Medio Oriente; dalla disabilità e i disturbi dell’apprendimento all’aborto; dai rom al carcere; dalla criminalità ai movimenti xenofobi e nazionalistici che si stanno diffondendo in Russia. Per la prima volta inoltre sono presenti due opere realizzate con la tecnica dell’animazione.
La giuria popolare. La giuria di qualità, composta da Giancarlo Santalmassi (presidente), don Vinicio Albanesi, Pino Corrias, Daniela de Robert, Andrea Pellizzari e Daniele Segre, ha assegnato un punteggio ad ogni opera finalista. Tale punteggio verrà ponderato con quello della giuria popolare che voterà nel corso del Festival di novembre. La giuria di qualità si è riservata anche la possibilità di assegnare dei “premi speciali”. Ai vincitori, che verranno “rivelati” nel corso della serata conclusiva del Festival il 6 novembre, verrà assegnato un premio in denaro e un monile con il simbolo del premio.
Per far parte della giuria popolare, bisogna iscriversi entro il 3 novembre attraverso il form on line o il modulo disponibile sul sito del Premio (www.premioanellodebole.it/GiuriaPopolare.aspx). La partecipazione è volontaria e gratuita e richiede una presenza effettiva (anche se non continuativa) nei giorni del voto.
Il festival. Il programma del secondo«Capodarco Corto Film Festival» è quasi definitivo. La manifestazione verrà presentata in conferenza stampa il 31 ottobre presso il Caffè Letterario di Fermo. Sempre il 31 ottobre il Festival avrà una vetrina anche all'interno del III Salone dell'Editoria Sociale a Roma (www.editoriasociale.info) con la proiezione di alcune delle opere video finaliste. Il 3 e il 4 novembre si entra nel vivo con la seconda edizione del Capodarco Social Film, rassegna cinematografica dedicata al sociale presso la «Sala degli artisti» di Fermo. Verranno proiettati, nell'ordine, «Ruggine» del regista marchigiano Daniele Gaglianone e «Io sono Li» del regista Andrea Segre che sarà presente in sala. Sempre il 3 e il 4 due seminari, rivolti soprattutto alle scuole superiori della provincia, con due operatori di rilievo nazionale: il montatore Paolo Marzoni e lo sceneggiatore e regista Fredo Valla. Sabato 5 novembre la serata "fiume" di presentazione degli autori delle opere finaliste culminerà con un incontro con cinque protagonisti della trasmissione di Italia Uno Le Iene: Mauro Casciari, Pierfrancesco Diliberto (in arte Pif), Marco Fubini, Roberto Marcanti, Angela Rafanelli.
Nel corso del festival le “finaliste” in concorso per il Premio «L’Anello debole» saranno votate dalla Giuria popolare. Le opere video verranno proiettate presso la Sala degli Artisti a Fermo, la Comunità di Capodarco ed altri luoghi da definire. Per la fruizione delle opere Radio è stato organizzato sabato 5 novembre un pullman per Montefiore dell’Aso (FM) con ascolto durante il tragitto di andata e ritorno e buffet sul posto. Infine, Domenica 6, la cerimonia di premiazione, presentata da Andrea Pellizzari e Daniela de Robert.
«L’Anello Debole» nasce nel 2005 da un’idea di Giancarlo Santalmassi per assegnare un riconoscimento ai migliori cortometraggi, réportage, servizi televisivi e radiofonici sui fatti e le vicende delle persone più fragili e sui temi della sostenibilità ambientale.
Il premio e il festival si avvalgono del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, della Regione Marche, della Provincia di Fermo, del Comune di Fermo. Possono contare inoltre sul contributo di alcuni sponsor privati e sulla collaborazione di Corriere TV, della Marche Film Commission, di Corto Dorico e del cinema «Sala degli artisti» di Fermo.
Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria del premio: 0734 681001 - info@premioanellodebole.it.

A Palermo è stato presentato il progetto "Tutti in rete"

Attivazione gratuita di servizi socio-sanitari e di interventi socio-educativi; sviluppo della coscienza civica; diffusione del volontariato sul territorio, con un occhio a giovani, fasce deboli ed extracomunitari. Sostenuto dall'«Unione delle associazioni no profit - società e salute onlus» e finanziato dalla Fondazione con il sud, il progetto «Tutti in rete» ha tra i punti di forza il coinvolgimento della cittadinanza nelle attività svolte e la formazione di giovani volontari. Innanzitutto, si punta al potenziamento dell'«Unione delle associazioni no profit», rete di associazioni che operano nel campo del volontariato socio-sanitario, educativo e del disagio psichico. Di essa fanno parte al momento una quindicina di associazioni: Associazione volontaria per la lotta, lo studio e la terapia dell'angioedema ereditario, Admo, Afipres Marco Saura, Ail Palermo, Associazione retinopatici ed ipovedenti siciliani, Associazione siciliana spina bifida e idrocefalo, Associazione “Bone Hope”, Associazione regionale talassemici siciliani, Associazione “Social...Mente”, Associazione Villa Letizia, Associazione siciliana per il trapianto di fegato, Associazione siciliana pazienti insufficienza respiratoria, Associazione per la lotta contro il tumore tiroideo, Fraternità di misericordia “S.M. Kolbe”, Nuova era a viso aperto.
«Il logo dell'Unione raffigura due mani che si stringono, a testimoniare la voglia di fare e di portare avanti azioni di solidarietà uniti assieme – spiega il presidente Rocco Di Lorenzo, presentando all'aula magna dell'ospedale Cervello il progetto “Tutti in rete”. L'unione è infatti una rete di associazioni che operano sia a livello locale che regionale, all'interno degli ospedali, nelle scuole e sul territorio, il cui tratto comune è di agire in ambito socio-sanitario».
Diverse le azioni che saranno attuate da “Tutti in rete”. Due mirano a fornire informazioni e a diffondere notizie sull'attività svolta dalla rete: un periodico trimestrale di informazione realizzato da giornalisti e da volontari che sarà distribuito negli ospedali, nelle scuole e nelle università; la creazione di un portale web multilingue dell'Unione; una terza azione mira a attivare processi di integrazione culturale dei popoli migranti; con i percorsi di educazione alla pro-socialità nelle scuole superiori si promuoverà tra gli adolescenti la cultura del volontariato; verranno fatti corsi di formazione rivolti agli operatori delle associazioni; infine intorno ad aprile maggio sarà realizzata una «Giornata in piazza» finalizzata a coinvolgere la cittadinanza. Per la buona riuscita del progetto molto importante sarà la partnership tra le associazioni e le istituzioni pubbliche
«Sono contento della collaborazione fra noi e le associazioni. Dobbiamo impegnarci per migliorarla ulteriormente. Il volontariato profuma di gratuità e di attenzione verso gli altri» dice il direttore generale degli «Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello», Salvatore Di Rosa. Gabriella Filippazzo, direttore sanitario del presidio ospedaliero Cervello, sottolinea «l'importanza di lavorare in un ottica di collaborazione». Filippazzo rimarca anche che «è complesso mettere in rete le associazioni, perché a volte emergono problemi di leadership». «È importante che la società civile scenda in campo con tutta la sua forza – aggiunge il presidente di Nuova era a viso aperto, Bartolo Maniscalco –. Per questo l'attività di rete è fondamentale e bisogna andare avanti in questa direzione». Fra le associazioni impegnate in “Tutti in rete”, in particolare l'Associazione famiglie italiane prevenzione suicidio si occuperà «di contrastare il disagio psichico tra i giovani, prevenendo l'emergere di atti autolesionisti» dice la presidente Livia Nuccio che inoltre annuncia che l'Afipres con il progetto «Accendi un sorriso» condotto in collaborazione con l'Unità operativa Educazione alla salute dell'Ospedale Cervello, di cui è responsabile Salvo Siciliano, «svolgerà attività di sostegno e di collaborazione all'utenza dell'ospedale». (andrea uzzo)